Le indicazioni

E’ indicata in coloro che presentano un rilassamento importante della cute dell’addome associata o meno a eccesso adiposo e diastasi dei muscoli retti (divaricazione sulla linea mediana dei muscoli retti dipendente da smagliatura della fascia fibrosa, detta linea alba, che li unisce a questo livello). Questo quadro clinico generalmente si manifesta conseguentemente a: - gravidanza - dimagrimento. Pertanto è importante che la o il paziente che desidera sottoporsi a questo tipo di intervento non desideri avere nuove gravidanze e presenti un rapporto massa grassa/massa magra adeguato e soprattutto stabile. Lo scopo dell’addominoplastica è rimodellare la regione addominale e non deve essere eseguito a scopo “dimagrante”.

 

L’intervento

l’intervento viene eseguito in anestesia generale con 1 o 2 giorni di ricovero in base al grado di eccesso adiposo e alla presenza di diastasi dei muscoli retti. Inizialmente viene eseguita, se necessaria, una liposuzione delle porzioni laterali dell’addome e dei fianchi. Viene praticata una incisione al di sopra della linea dei peli pubici estesa lateralmente sino al livello della spina iliaca antero-superiore (prominenza ossea del bacino a livello del quadrante infero-laterale dell’addome) ed uno scollamento della porzione centrale della parete addominale sul piano pagina anteriore della guaina dei muscoli retti sino all’arcata costale previa disinserzione della cicatrice ombelicale. In caso di diastasi dei muscoli retti viene eseguita una loro sintesi sulla linea mediana mediante punti di materiale non riassorbibile. Viene quindi trazionato verso il basso il lembo cutaneo-sottocutaneo precedentemente scollato, resecata la sua porzione in eccesso e ricreato l’alloggiamento della cicatrice ombelicale. Infine vengono posizionati due drenaggi aspirativi (uno per lato) per evitare raccolte siero-ematiche, suturate per piani le incisioni chirurgiche e fatta indossare una panciera. L’intervento dura circa 3 ore. Il dolore post-operatorio viene facilmente controllato con analgesici endovena.

 

Prima e dopo l'intervento

 

Il decorso post operatorio

Al momento della dimissione vengono rimossi i drenaggi aspirativi. A domicilio il paziente dovrà mantenere costantemente la panciera ed assumere per via orale una terapia antibiotica ed antinfiammatoria per 7 giorni. La metà dei punti di sutura verranno rimossi dopo 7 giorni ed il paziente potrà rimuovere la panciera solo per fare la doccia. La seconda metà dei punti di sutura verranno rimossi dopo ulteriori 5 giorni ed il paziente potrà riprendere la normale vita di relazione. La panciera verrà rimossa definitivamente dopo 1 mese dall’intervento ed il paziente potrà riprendere l’attività sportiva.

 

Le sequele e complicanze

È normale la comparsa di edema ed ecchimosi a livello dell’area di scollamento che si risolvono spontaneamente nelle tre settimane successive all’intervento. È possibile, soprattutto in caso di presenza di un pannicolo adiposo molto rappresentato, la comparsa di sieroma (raccolta di siero nell’area di scollamento) che deve essere aspirato a cadenza settimanale sino al suo esaurimento cosa che avviene generalmente nell’arco di alcune settimane: la procedura non è comunque dolorosa. Le complicanze più frequenti possono essere: - ematomi (raccolte di sangue nell’area di scollamento): per evitarli vengono appunto posizionati drenaggi aspirativi e la panciera - deiscenza (apertura) della ferita chirurgica: generalmente si verifica solo in pazienti con pannicolo adiposo molto rappresentato e tende a guarire spontaneamente (per seconda intenzione) nell’arco di alcune settimane - cicatrici diastasate (allargate) e ipertrofiche (ispessite): generalmente esito di suture poste eccessivamente sottotensione; possono essere ritoccate in anestesia locale dopo 6 mesi.

 

Le cicatrici

Le cicatrici saranno: - una rotondeggiante sul margine dell’ombelico, poco visibile a distanza di circa 6 mesi dall’intervento - una orizzontale al di sopra dei peli pubici facilmente occultabile con slip anche ridotto.

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