Le indicazioni

È indicato in coloro che presentano un rilassamento muscolo-cutaneo evidente a livello di guance e collo associata a ipotrofia e spostamento verso il basso del “malar fat pad” (triangolo adiposo presente nella porzione supero-anteriore delle guance). I segni di questo cedimento sono rappresentati da pesantezza delle palpebre inferiori, evidenza del margine orbitario inferiore (che appare come una depressone semilunare a concavità superiore), appiattimento delle prominenze zigomatiche, approfondimento dei solchi naso-genieni, presenza di cute in eccesso ai lati del mento e nella porzione supero-mediana del collo. L’età in cui ciò inizia ad essere evidente è intorno ai 50 anni che pertanto è quella indicata per sottoporsi ad un lifting. Lo scopo del lifting è riportare le strutture cedute del volto e collo nella loro posizione originaria e non modificare (salvo esplicite richieste del paziente) la fisionomia: questo per garantire la massima naturalezza.

 

L’intervento

L’intervento può essere eseguito in anestesia locale con paziente sedato ed in regime di day hospital. Esistono varie tecniche operatorie ma quella da me preferita prevede una incisione cutanea ad U intorno all’orecchio estesa se necessario per alcuni centimetri nel contesto del cuoio capelluto, lo scollamento, la mobilizzazione e la duplicatura dello S.M.A.S. (sistema muscolo-aponevrotico superficiale: struttura fasciale interposta tra cute-grasso sottocutaneo e muscoli a livello delle guance) e la sospensione del muscolo platisma (muscolo pellicciaio del collo) in modo da riportarli nella loro posizione originaria e la resezione della cute in eccesso. Inoltre viene asportata, se necessario, la cute in eccesso a livello delle palpebre inferiori secondo le modalità descritte in precedenza per la blefaroplastica inferiore. Infine vengono posizionati due drenaggi aspirativi (uno per lato) per evitare raccolte siero-ematiche. L’intervento dura circa 3 ore e mezzo. L’intervento non è doloroso.

 

Prima e dopo l'intervento

 

Il decorso post operatorio

Il paziente verrà dimesso con un bendaggio intorno all’ovale del volto che verrà rimosso, insieme ai drenaggi, il giorno successivo all’intervento. A domicilio il paziente dovrà assumere per via orale una terapia antibiotica ed antinfiammatoria per 5 giorni. I punti di sutura verranno rimossi dopo 7 giorni. Il paziente può riprendere la normale vita di relazione in media dopo 2 settimane. Il risultato ottenuto viene mantenuto per circa 10 anni.

 

Le sequele e complicanze

È normale la comparsa di edema ed ecchimosi a livello dell’area di scollamento che si risolvono spontaneamente nella settimana successiva all’intervento.

Le complicanze descritte possono essere:

  • ematomi: raccolte di sangue nell’area di scollamento; per evitarli vengono appunto posizionati drenaggi aspirativi ed il bendaggio elasto-compressivo
  • lesioni a carico dei rami terminali del nervo facciale: raramente si tratta di lesioni vere con conseguente paralisi dei muscoli mimici, più frequentemente si tratta di stiramento delle fibre nervose più delicate che comporta paresi transitorie e che si risolvono spontaneamente nell’arco di qualche settimana o, nei casi più gravi, qualche mese (massimo sei)
  • cicatrici diastasate (allargate) e ipertrofiche (ispessite): generalmente esito di suture poste eccessivamente sottotensione; possono essere ritoccate in anestesia locale dopo 6 mesi
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