Le indicazioni

È indicata in coloro che presentano un eccesso di tessuto cutaneo e/o muscolare (blefarocalasi) e/o adiposo (borse) a livello delle palpebre:

    • superiori (BLEFAROPLASTICA SUPERIORE)
    • inferiori (BLEFAROPLASTICA INFERIORE)
    • superiori ed inferiori (BLEFAROPLASTICA COMPLETA)
    L’intervento può essere eseguito quando siano oggettivamente presenti gli eccessi tissutali sopramenzionati, generalmente a partire dai 40 anni. Lo scopo è eliminare tali eccessi e non modificare la forma dell’occhio.

 

L’intervento

Blefaroplastica superiore

L’intervento può essere eseguito in anestesia locale ed in regime ambulatoriale. L’intervento consiste nell’asportare la cute in eccesso attraverso una incisione a forma di triangolo scaleno con base supero-mediale e lato maggiore in corrispondenza della piega palpebrale quindi, se necessario, una striscia di muscolo orbicolare e le borse adipose. Deve essere poi eseguita una emostasi estremamente accurata ed una sutura molto precisa in modo tale che residui una ferita chirurgica in corrispondenza della piega palpebrale. L’intervento dura circa 45 minuti e non è doloroso.

Blefaroplastica inferiore

L’intervento viene preferibilmente eseguito con leggera sedazione ed in regime ambulatoriale. Esistono 2 tecniche fondamentali:

01Blefaroplastica inferiore transcongiuntivale: è indicata quando sono presenti esclusivamente le borse adipose. L’intervento consiste nel praticare una piccola incisione a livello della congiuntiva (lo strato mucoso che riveste la porzione interna della palpebra), nell’isolare ed asportare le borse adipose. Non è necessario suturare la ferita chirurgica. L’intervento dura circa 30 minuti e non è doloroso.

02 Blefaroplastica inferiore transcutanea: è indicata quando sono presenti cute e muscolo orbicolare in eccesso con o senza borse adipose. L’intervento prevede diverse varianti : quella da me preferita consiste nell’asportare le borse adipose (se presenti) per via transcongiuntivale, nel praticare una incisione cutanea a livello della piega naturale al di sotto del margine ciliare attraverso la quale viene scollata la cute dal muscolo orbicolare, nell’ancorare la porzione laterale del muscolo orbicolare alla porzione laterale margine orbitario in modo da ottenere un effetto lifting della palpebra inferiore ed infine nell’asportare la cute in eccesso. Deve essere poi eseguita una emostasi estremamente accurata ed una sutura molto precisa in modo tale che residui una ferita chirurgica in corrispondenza della piega palpebrale. L’intervento dura circa 1ora e non è doloroso.

Blefaroplastica completa

l’intervento viene preferibilmente eseguito con leggera sedazione ed in regime ambulatoriale. L’intervento consiste nell’esecuzione della blefaroplastica superiore ed inferiore nella stessa seduta. L’intervento dura circa 1ora e 45 minuti e non è doloroso.

 

Prima e dopo l'intervento

 

Il decorso post operatorio

Il paziente verrà dimesso con piccoli cerotti medicati in corrispondenza delle ferite chirurgiche che verranno rimossi il giorno successivo l’intervento. A domicilio il paziente dovrà applicare una borsa con ghiaccio sulla zona oculare per almeno 3 ore al fine di ridurre la comparsa di edema ed ecchimosi; inoltre dovrà assumere per via orale una terapia antibiotica ed antinfiammatoria per 3 giorni. I punti di sutura verranno rimossi dopo 6 giorni. Il paziente , nel caso in cui non abbia problemi a mostrarsi in pubblico con i piccoli punti di sutura o potendo indossare occhiali con lenti fumè, può riprendere la propria normale attività dopo 3 giorni dall’intervento; per l’attività sportiva è preferibile attendere 2 settimane.

 

Le sequele e complicanze

Nel caso della blefaroplastica superiore ed inferiore transcongiuntivale non esistono reali complicanze se l’intervento viene eseguito nel rispetto delle consuete norme di sterilità e viene eseguita un’emostasi molto accurata. Nel caso della blefaroplastica inferiore transcutanea vengono citate come complicanze la comparsa di “occhio rotondo” (aumento della concavità della rima palpebrale inferiore) e, nella sua forma più grave, di ectropion (estroflessione della palpebra inferiore con esposizione della congiuntiva) causate da una eccessiva retrazione o resezione cutanea: con la tecnica sopradescritta si tratta di un evento assai poco probabile. In tutti i casi è normale la comparsa di edema ed ecchimosi nella regione perioculare che si risolvono spontaneamente nelle 2 settimane successive all’intervento.

 

Le cicatrici

Poco visibili trovandosi in corrispondenza di pieghe naturali tendono all’invisibilità dopo circa 6 mesi dall’intervento chirurgico.

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