EPILAZIONE

Come funziona

I sistemi IPL (luce pulsata) sono costituiti da sorgenti luminose ad alta intensità che emettono uno spettro continuo di radiazioni di lunghezza d’onda variabile in modo tale da permeare la cuticola del derma, non danneggiandola, e distruggere selettivamente, attraverso il riscaldamento (effetto fototermico), i substrati biologici (cromofori tissutali: melanine, emoglobine, acqua) responsabili degli inestetismi (macchie, peli, teleangectasie). Il sistema IPL da noi utilizzato è il MONALIZA® che essendo dotato di un innovativo sistema di raffreddamento consente di trattare senza disagio per il paziente qualunque area corporea comprese quelle sensibili come capezzoli e linea bikini.

 

Le indicazioni

È indicato in pazienti di qualunque età e di fototipo 0-3 che presentano:

  • ipertricosi (EPILAZIONE)
  • danni da fotoinvecchiamento cutaneo: macchie, teleangectasie, microrugosità (FOTORINGIOVANIMENTO NON ABLATIVO)
  • Couperose

 

 

Le controindicazioni

  • pazienti abbronzati
  • fototipi scuri (4-6)

 

Epilazione

I sistemi IPL sono in grado di produrre l’eliminazione parziale o completa dei peli e dei corrispettivi follicoli piliferi nelle aree irradiate. L’assorbimento selettivo della luce da parte delle melanine contenute nei follicoli piliferi può riscaldare a tal punto le strutture essenziali per la ricrescita follicolare da causarne una necrosi coagulativa o una vaporizzazione.

 

Il meccanismo di azione

La suscettibilità dei peli e dei follicoli piliferi all’azione dell’IPL dipende prevalentemente dal loro colore e dalla loro fase di crescita. I follicoli terminali con peli a elevato contenuto di eumelanine (di colore scuro) e follicoli in fase anagen con bulbi molto pigmentati rappresentano ottime strutture assorbenti e di conseguenza i migliori bersagli.

 

Il trattamento

Sulla cute detersa, asciutta e rasata (i peli non devono comunque sporgere dalla cute più di 1-2 mm) viene applicato un sottile film di gel che viene raffreddato durante il passaggio del manipolo. Quando l’impulso luminoso viene erogato alcuni pazienti avvertono un leggero pizzico o una leggera puntura. La durata del trattamento varia in base dall’estensione della zona da trattare: da 10 minuti per la regione periorale a 30 minuti per il torace o la schiena a 1 ora per gli arti inferiori.

 

Epilazione Prima e dopo l'intervento

 

Il post trattamento

Al termine del trattamento la cute può apparire leggermente arrossata ed il paziente può avvertire un leggero calore: tutto questo scompare spontaneamente dopo circa 60 minuti. A questo punto il paziente può eseguire qualunque tipo di attività tranne che esporsi al sole. Per le aree fotoesposte è quindi raccomandato l’uso di uno schermo solare.

 

Gli effetti clinici

Le fasi di crescita dei peli sono 3 e non tutti attraversano la stessa contemporaneamente. Dopo un trattamento con IPL tutti i follicoli in anagen presenti nell’area trattata precipitano in fase telogen. Una piccola parte di questi subirà un danno irreversibile tale da impedirne definitivamente la ricrescita; tuttavia la maggior parte di essi rientrerà in anagen solo dopo una prolungata fase di riposo (kenogen/telogen); in base all’entità delle alterazioni provocate alle strutture rigenerative , i peli che nasceranno dai nuovi follicoli potranno essere simile ai precedenti o miniaturizzati (più sottili, corti e meno pigmentati). Conseguentemente per ottenere una significativa riduzione o perdita dei peli si dovranno effettuare in media 4-6 trattamenti a distanza di 6 settimane l’una dall’altra. Tra un trattamento e l’altro è possibile radersi ma è preferibile non depilarsi.

 

FOTORINGIOVANIMENTO NON ABLATIVO

L’esposizione cronica alle radiazioni ultraviolette causa una accentuazione della trama cutanea e una progressiva comparsa di rughe, discromie, lentiggini e fini teleangectasie nelle aree fotoesposte. L’ampio spettro di emissione dell’IPL consente di adattare il trattamento alla situazione clinica del singolo paziente concentrando, di volta in volta, l’azione prevalentemente sulle lesioni pigmentate o su quelle vascolari o contemporaneamente su tutte le alterazioni cutanee connesse al fotoinvecchiamento.

 

Il meccanismo di azione

  • LESIONI PIGMENTATE, DISCROMIE Queste lesioni sono caratterizzate dalla presenza di una quantità di melanina assai maggiore nei melanociti e cheratinociti basali epidermici rispetto alla cute sana circostante. L’IPL, avendo come bersaglio la melanina, determinerà un notevole riscaldamento delle cellule lesionali pigmentate con conseguente necrosi coagulativa delle stesse senza causare importanti danni all’epidermide circostante. L’avvenuta necrosi cellulare si manifesta clinicamente con il viraggio delle lesioni verso un colore grigio cenere o nerastro. Nelle settimane seguenti le cellule lesionali necrotiche verranno progressivamente eliminate seguendo la normale cinetica epidermica (esfoliazione).
  • TELEANGECTASIE Sono vasi dilatati che corrispondono prevalentemente a capillari e venule post-capillari situate nel derma superficiale. L’IPL, avendo come bersaglio l’emoglobina, determinerà una necrosi coagulativa dei globuli rossi presenti a livello di questi vasi con successiva trombosi intraluminale. Il materiale necrotico derivante dal vaso danneggiato verrà successivamente eliminato dai macrofagi tissutale. Nella zona trattata clinicamente si osserva prima uno sbiancamento dei vasi colpiti cui segue dopo qualche minuto una area di colore rosso violaceo.
  • MICRORUGHE Queste sono l’espressione clinica della progressiva riduzione e irregolare distribuzione delle fibre collagene e della degenerazione delle fibre elastiche nel derma superficiale determinata dall’esposizione cronica alle radiazioni solari. L’IPL, avendo come bersaglio l’acqua interstiziale, determinerà il riscaldamento del collagene e dell’elastina dermica inducendone la rigenerazione attraverso l’attivazione dei fibroblasti.

 

Il trattamento

Sulla cute detersa e asciutta viene applicato un sottile film di gel che viene raffreddato durante il passaggio del manipolo. Quando l’impulso luminoso viene erogato alcuni pazienti avvertono un leggero pizzico o una leggera puntura. La durata del trattamento è di circa 15 minuti. Il numero dei trattamenti varia da 3 a 5 in base all’entità del problema da risolvere. I trattamenti vengono effettuati a distanza di 20-30 giorni l’uno dall’altro.

 

Il post trattamento

Al termine del trattamento la cute può apparire leggermente arrossata ed il paziente può avvertire un leggero calore: tutto questo scompare spontaneamente dopo circa 60 minuti. A questo punto il paziente può eseguire qualunque tipo di attività tranne che esporsi al sole. In caso di esposizione solare è quindi raccomandato l’uso di uno schermo totale.

 

 

LASER VASCOLARE (FLPP DYE LASER)

Come funziona

l’FLPP dye laser rappresenta ad oggi il laser vascolare per eccellenza, in quanto, grazie alla sua lunghezza d’onda di 595 nm, viene assorbito selettivamente dalla ossiemoglobina.

 

Le indicazioni

Risulta particolarmente efficace nel trattamento di:

  • teleangectasie del volto e degli arti inferiori
  • Couperose
  • macchie vinose (port wine stains)
  • angiomi rubini

Il trattamento

sulla cute detersa e asciutta viene applicato un sottile film di gel che viene raffreddato durante il passaggio del manipolo da un sistema dinamico integrato a cristallo. Quando lo spot laser viene erogato il paziente avverte una leggera puntura. La durata del trattamento dipende dal tipo e dall’estensione dell’inestetismo, generalmente da pochi minuti ad 1 ora. In media l’inestetismo della zona trattata viene risolto con un’unica seduta.

Couperose Prima e dopo l'intervento

 

Il post trattamento

Generalmente al termine del trattamento la cute appare leggermente arrossata ed il paziente può avvertire un leggero bruciore: tutto questo scompare spontaneamente nell’arco di alcune ore. Nel caso delle teleangectasie degli arti inferiori possono comparire delle piccole croste sottili che cadono spontaneamente nell’arco di 7-10 giorni residuando una modesta discromia che scompare spontaneamente nell’arco di un mese. In caso di esposizione solare nel mese successivo al trattamento è raccomandato l’uso di uno schermo totale.

 

TERAPIA FOTODINAMICA (P.D.T.)

Come funziona

la terapia fotodinamica è un metodo non chirurgico per il trattamento di alcuni tumori cutanei (epiteliomi) e numerose lesioni dermatologiche (cheratosi, verruche, conditomi, etc.) in quanto consente di distruggere selettivamente solo le cellule patologiche. La sostanza che permette tale azione mirata è l’acido delta-aminolevulinico (ALA). L’ALA viene applicato in forma di pomata sulla zona da trattare in modo che venga completamente assorbito dalle cellule patologiche in modo selettivo. L’ALA ha la caratteristica di essere una sostanza altamente fotosensibilizzante e quindi sotto l’esposizione ad un particolare fascio luminoso della lunghezza d’onda di 630 nanometri si trasforma, attraverso uno specifico ciclo metabolico, in una sostanza altamente tossica per le cellule patologiche che muoiono per apoptosi o necrosi. L’ALA a livello delle cellule sane viene rapidamente metabolizzata ed espulsa senza alcun effetto collaterale.

 

Le indicazioni

è indicato in pazienti di qualunque età e tipologia cutanea che presentano:

  • epiteliomi (basocellulari e spinocellulari) fino ad uno spessore massimo di 2 millimetri
  • cheratosi attiniche
  • verruche
  • acne
  • herpes
  • condilomi
  • radiodermiti
  • micosi
  • lichen

Risulta efficace anche nelle ipertricosi e nel fotoinvecchiamento (microrughe, macchie, microcapillari).

 

Il trattamento

viene eseguito un leggero curettage della lesione al fine di ridurre lo spessore dello strato corneo. Viene applicato l’ALA in leggero stato sulla zona da trattare e posizionato un bendaggio occlusivo non traspirante che deve essere mantenuto per 2 ore. Viene rimosso il bendaggio, detersa la zona da trattare ed esposta per circa 10 minuti ad un fascio di luce rossa a 630 nanometri: in questa fase il paziente può avvertire inizialmente una sensazione di calore o lieve bruciore generalmente ben tollerato. Al termine del trattamento viene illuminata la zona trattata con un diverso fascio luminoso a 405 nanometri per verificare che tutte le cellule patologiche siano state distrutte. Viene quindi applicato sulla zona trattata un unguento specifico cicatrizzante (unguento ai PEG) o gel ad azione antisettica (es. Citrizan gel antibiotico). Viene eseguito un controllo dopo 15 giorni per verificare che effettivamente sia scomparsa la lesione ed eventualmente viene ripetuta la procedura. Il numero di sedute varia in base al tipo e all’entità del problema: in media 1-3 sedute a distanza di 20 giorni.

 

Il post trattamento

generalmente al termine del trattamento la zona appare leggermente arrossata ed edematosa : tutto questo scompare spontaneamente nell’arco di 3-5 giorni. Nei casi più avanzati si può osservare la comparsa di sottili crosticine che cadono spontaneamente nell’arco di 7-10 giorni. A domicilio la zona trattata viene medicata con un unguento specifico cicatrizzante (unguento ai PEG) o gel ad azione antisettica (es. Citrizan gel antibiotico) in base all’entità del problema. In caso di esposizione solare nel mese successivo al trattamento è raccomandato l’uso di uno schermo totale.

 

I vantaggi

  • assenza di anestesia
  • assenza di atto chirurgico
  • assenza di dolore
  • nessun effetto collaterale
  • riduzione positiva della patologia dopo il primo trattamento dell’85%
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