Definizione

Per liposuzione si intende l’aspirazione del grasso in eccesso in qualunque distretto corporeo mediante l’ausilio di cannule sottili (2-3-4 mm). Per liposcultura si intende l’esecuzione, nello stesso tempo operatorio, di liposuzione a livello di distretti corporei con tessuto adiposo in eccesso e di lipofilling a livello di distretti corporei con deficit di tessuto adiposo in modo da rimodellare ed armonizzare la silouette.

 

Le indicazioni

La liposuzione è indicata in coloro che presentano una ipertrofia adiposa in qualunque distretto corporeo in assenza di una eccessiva lassità cutanea.

 

L'intervento

Prima dell'intervento di liposuzione o liposcultura è fondamentale eseguire una visita. L’intervento può essere eseguito: - In anestesia locale semplice ed in regime ambulatoriale per il trattamento di aree piccole quali la regione sottomentale o le ginocchia. - In anestesia locale con sedazione ed in regime di day hospital per il trattamento di aree di media grandezza quali i fianchi, l’addome, l’interno cosce, la regione trocanterica, gluteo-sacrale, mammaria. - In anestesia spinale o generale e con 1 giorno di ricovero per il trattamento di aree estese quali gli arti inferiori. Viene eseguita una infiltrazione dell’area da trattare con una soluzione contenente fisiologica, adrenalina, bicarbonato di sodio e anestetico locale (non utilizzato in caso di anestesia spinale o generale) allo scopo di rendere agevole e praticamente esangue l’aspirazione del grasso. Vengono praticate piccole incisioni cutanee (2-3-4 mm in base al diametro della cannula utilizzata) in sedi poco visibili ma che consentano l’accesso alle aree da trattare. Il grasso viene aspirato con cannule sottili (generalmente da 2-3-4 mm in base alla sede ed alla quantità di grasso da aspirare) nella quantità necessaria a rimodellare il profilo corporeo (non superiore ai 5 litri che rappresenta il limite oltre il quale potrebbero insorgere problematiche di carattere sistemico quali shock ipovolemico). L’intervento dura in media da 30 minuti a 3ore a seconda dell’estensione della zona/e da trattare. L’intervento non è doloroso.

 

Prima e dopo l'intervento

 

 

Il decorso post operatorio

Il paziente verrà dimesso con una guaina contenitiva, pancera o medicazione compressiva in base alla zona trattata. A domicilio il paziente dovrà assumere per via orale una terapia antibiotica ed antinfiammatoria per 7 giorni. Dopo 7 giorni verranno rimossi i punti di sutura ed il paziente può riprendere le normali attività tranne il praticare sport. I presidi contenitivi dovranno essere mantenuti per 1 mese e rimossi solo per fare la doccia.

 

Le sequele e complicanze

Non esistono reali complicanze se l’intervento viene eseguito accuratamente e soprattutto nel rispetto delle consuete norme di sterilità e monitoraggio del paziente. L’unica problematica reale può essere la comparsa di irregolarità, generalmente di grado minimo, dovute al riassorbimento del grasso scollato: questo è un evento possibile soprattutto nelle liposuzione di grande entità e comunque risolvibile con l’ausilio del lipofilling da eseguire dopo almeno 6 mesi epoca di stabilizzazione del risultato. È normale la comparsa di edema ed ecchimosi a livello dell’area trattata che si risolvono spontaneamente nelle due settimane successive all’intervento.

Le cicatrici

Le cicatrici saranno praticamente invisibili considerata la sede e le minime dimensioni.

Le indicazioni

E’ indicata in coloro che presentano un rilassamento importante della cute dell’interno cosce associata o meno a eccesso adiposo. Questo quadro clinico può essere conseguenza del fisiologico invecchiamento cutaneo (generalmente dopo i 50 anni) o conseguenza di un cospicuo dimagrimento.

 

L'intervento

L’intervento viene eseguito in anestesia spinale ed in regime di day hospital. Inizialmente viene eseguita, se necessaria, una liposuzione dell’interno cosce e ginocchia. Viene praticata una incisione in corrispondenza della piega inguino-crurale (a livello della porzione interna della radice della coscia) ed uno scollamento del terzo superiore dell’interno della coscia sul piano della fascia superficiale (che separa lo strato superficiale del tessuto adiposo sottocutaneo dal profondo sede di vasi e linfonodi superficiali). Viene quindi trazionato verso l’alto il lembo cutaneo-sottocutaneo precedentemente scollato e resecata la sua porzione in eccesso. Nel caso di lassità estremamente importante può essere necessaria anche l’asportazione di una losanga cutanea verticale a livello della porzione mediale delle cosce. Infine viene ancorata la fascia lata (che riveste i muscoli) al periostio del ramo inferiore dell’ischio (porzione inferiore del bacino) con punti di materiale non riassorbibile in modo tale da poter eseguire le suture cutanee senza tensione e fatta indossare una guaina contenitiva. L’intervento dura circa 3 ore. Il dolore post-operatorio viene facilmente controllato con analgesici endovena.

 

Prima e dopo l'intervento

 

Il decorso post operatorio

A domicilio il paziente dovrà mantenere costantemente la guaina contenitiva ed assumere per via orale una terapia antibiotica ed antinfiammatoria per 7 giorni. La metà dei punti di sutura verranno rimossi dopo 7 giorni ed il paziente potrà rimuovere la guaina solo per fare la doccia. La seconda metà dei punti di sutura verranno rimossi dopo ulteriori 5 giorni ed il paziente potrà riprendere la normale vita di relazione. La guaina contenitiva verrà rimossa definitivamente dopo 1 mese dall’intervento ed il paziente potrà riprendere l’attività sportiva.

 

Le sequele e le complicanze

È normale la comparsa di edema ed ecchimosi a livello dell’area di scollamento che si risolvono spontaneamente nelle tre settimane successive all’intervento. Le complicanze descritte possono essere: - ematomi (raccolte di sangue nell’area di scollamento): per evitarli viene appunto fatta indossare la guaina contenitiva - linfedema (raccolta di linfa nell’area di scollamento): evento raro dipendente dalla sezione dei vasi linfatici, si risolve spontaneamente nell’arco di alcune settimane durante le quali è necessaria l’aspirazione della linfa a cadenza settimanale - deiscenza (apertura) delle ferite chirurgiche: generalmente di minima entità e tende a guarire spontaneamente (per seconda intenzione) nell’arco di alcune settimane - cicatrici diastasate (allargate) e ipertrofiche (ispessite): generalmente esito di suture poste eccessivamente sottotensione; possono essere ritoccate in anestesia locale dopo 6 mesi - migrazione delle cicatrici verso il basso: generalmente dovuta a cedimento dei punti di sospensione sulla fascia lata dipende dall’esecuzione di precoci movimenti di abduzione, (prima cioè della stabilizzazione dei processi cicatriziali); può essere corretta in anestesia locale dopo 6 mesi.

 

Le cicatrici

Le cicatrici generalmente saranno poco visibili essendo localizzate in corrispondenza della superficie interna della radice delle cosce. Saranno più evidenti qualora si renda necessaria l’asportazione della losanga cutanea verticale a livello della superficie mediale delle cosce: la loro visibilità dipende essenzialmente dal tipo di cute del paziente.

Le indicazioni

E’ indicata in coloro che presentano un rilassamento importante della cute dell’addome associata o meno a eccesso adiposo e diastasi dei muscoli retti (divaricazione sulla linea mediana dei muscoli retti dipendente da smagliatura della fascia fibrosa, detta linea alba, che li unisce a questo livello). Questo quadro clinico generalmente si manifesta conseguentemente a: - gravidanza - dimagrimento. Pertanto è importante che la o il paziente che desidera sottoporsi a questo tipo di intervento non desideri avere nuove gravidanze e presenti un rapporto massa grassa/massa magra adeguato e soprattutto stabile. Lo scopo dell’addominoplastica è rimodellare la regione addominale e non deve essere eseguito a scopo “dimagrante”.

 

L’intervento

l’intervento viene eseguito in anestesia generale con 1 o 2 giorni di ricovero in base al grado di eccesso adiposo e alla presenza di diastasi dei muscoli retti. Inizialmente viene eseguita, se necessaria, una liposuzione delle porzioni laterali dell’addome e dei fianchi. Viene praticata una incisione al di sopra della linea dei peli pubici estesa lateralmente sino al livello della spina iliaca antero-superiore (prominenza ossea del bacino a livello del quadrante infero-laterale dell’addome) ed uno scollamento della porzione centrale della parete addominale sul piano pagina anteriore della guaina dei muscoli retti sino all’arcata costale previa disinserzione della cicatrice ombelicale. In caso di diastasi dei muscoli retti viene eseguita una loro sintesi sulla linea mediana mediante punti di materiale non riassorbibile. Viene quindi trazionato verso il basso il lembo cutaneo-sottocutaneo precedentemente scollato, resecata la sua porzione in eccesso e ricreato l’alloggiamento della cicatrice ombelicale. Infine vengono posizionati due drenaggi aspirativi (uno per lato) per evitare raccolte siero-ematiche, suturate per piani le incisioni chirurgiche e fatta indossare una panciera. L’intervento dura circa 3 ore. Il dolore post-operatorio viene facilmente controllato con analgesici endovena.

 

Prima e dopo l'intervento

 

Il decorso post operatorio

Al momento della dimissione vengono rimossi i drenaggi aspirativi. A domicilio il paziente dovrà mantenere costantemente la panciera ed assumere per via orale una terapia antibiotica ed antinfiammatoria per 7 giorni. La metà dei punti di sutura verranno rimossi dopo 7 giorni ed il paziente potrà rimuovere la panciera solo per fare la doccia. La seconda metà dei punti di sutura verranno rimossi dopo ulteriori 5 giorni ed il paziente potrà riprendere la normale vita di relazione. La panciera verrà rimossa definitivamente dopo 1 mese dall’intervento ed il paziente potrà riprendere l’attività sportiva.

 

Le sequele e complicanze

È normale la comparsa di edema ed ecchimosi a livello dell’area di scollamento che si risolvono spontaneamente nelle tre settimane successive all’intervento. È possibile, soprattutto in caso di presenza di un pannicolo adiposo molto rappresentato, la comparsa di sieroma (raccolta di siero nell’area di scollamento) che deve essere aspirato a cadenza settimanale sino al suo esaurimento cosa che avviene generalmente nell’arco di alcune settimane: la procedura non è comunque dolorosa. Le complicanze più frequenti possono essere: - ematomi (raccolte di sangue nell’area di scollamento): per evitarli vengono appunto posizionati drenaggi aspirativi e la panciera - deiscenza (apertura) della ferita chirurgica: generalmente si verifica solo in pazienti con pannicolo adiposo molto rappresentato e tende a guarire spontaneamente (per seconda intenzione) nell’arco di alcune settimane - cicatrici diastasate (allargate) e ipertrofiche (ispessite): generalmente esito di suture poste eccessivamente sottotensione; possono essere ritoccate in anestesia locale dopo 6 mesi.

 

Le cicatrici

Le cicatrici saranno: - una rotondeggiante sul margine dell’ombelico, poco visibile a distanza di circa 6 mesi dall’intervento - una orizzontale al di sopra dei peli pubici facilmente occultabile con slip anche ridotto.

Le indicazioni

E’ indicata in coloro che presentano un rilassamento importante della cute dell’interno delle braccia associata o meno a eccesso adiposo. Questo quadro clinico può essere conseguenza del fisiologico invecchiamento cutaneo (generalmente dopo i 50 anni) o conseguenza di un cospicuo dimagrimento.

 

L’intervento

L’ intervento può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale (dipende dal grado di rilassamento cutaneo) ed in regime di day hospital. Inizialmente viene eseguita, se necessaria, una liposuzione della porzione postero mediale delle braccia. Viene asportata una losanga di cute e di tessuto sottocutaneo a livello della porzione prossimale dell’interno delle braccia il cui margine superiore corrisponde al limite inferiore del cavo ascellare la cui ampiezza dipende dal grado di lassità cutanea. Nel caso di lassità estremamente importante può essere necessaria anche l’asportazione di una losanga cutanea verticale a livello della porzione mediale delle braccia il cui asse maggiore corrisponde al solco tra il muscolo bicipite e tricipite. Infine viene eseguita una accurata sutura per piani e fatta indossare una guaina contenitiva. L’intervento dura circa 2 ore. Il dolore post-operatorio viene facilmente controllato con analgesici endovena.

 

Prima e dopo l'intervento

 

Il decorso post operatorio

A domicilio il paziente dovrà mantenere costantemente la guaina contenitiva ed assumere per via orale una terapia antibiotica ed antinfiammatoria per 7 giorni. La metà dei punti di sutura verranno rimossi dopo 7 giorni ed il paziente potrà rimuovere la guaina solo per fare la doccia. La seconda metà dei punti di sutura e la guaina contenitiva verranno rimossi dopo ulteriori 3 giorni ed il paziente potrà riprendere la normale vita di relazione. Il paziente potrà riprendere l’attività sportiva dopo 1 mese.

 

Le sequele e complicanze

È normale la comparsa di edema ed ecchimosi a livello dell’area di scollamento che si risolvono spontaneamente nelle tre settimane successive all’intervento. Le complicanze descritte possono essere: - ematomi (raccolte di sangue nell’area di scollamento): per evitarli viene appunto fatta indossare la guaina contenitiva. - linfedema (raccolta di linfa nell’area di scollamento): evento raro dipendente dalla sezione dei vasi linfatici, si risolve spontaneamente nell’arco di alcune settimane durante le quali è necessaria l’aspirazione della linfa a cadenza settimanale. - ipoestesia o anestesia a livello della cute della superficie mediale del braccio e/o avambraccio: evento raro dipendente dalla sezione del nervo cutaneo mediale del braccio e/o dell’avambraccio. - deiscenza (apertura) delle ferite chirurgiche: generalmente di minima entità e tende a guarire spontaneamente (per seconda intenzione) nell’arco di alcune settimane. - cicatrici diastasate (allargate) e ipertrofiche (ispessite): generalmente esito di suture poste eccessivamente sottotensione; possono essere ritoccate in anestesia locale dopo 6 mesi.

 

Le cicatrici

Le cicatrici generalmente saranno poco visibili essendo localizzate in corrispondenza del margine inferiore del cavo ascellare. Saranno più evidenti qualora si renda necessaria l’asportazione della losanga cutanea verticale a livello della superficie mediale delle braccia: la loro visibilità dipende essenzialmente dal tipo di cute del paziente.

Le indicazioni

E’ indicata in coloro che presentano mammelle volumetricamente troppo grandi e generalmente con il complesso areola-capezzolo (N.A.C.) in posizione troppo bassa (al di sotto cioè del solco sottomamario). Lo scopo della mastoplastica riduttiva è ridurre il tessuto mammario, spostare il N.A.C. verso l’alto in posizione adeguata ed asportare la cute in eccesso.

 

L’intervento

L’intervento viene eseguito in anestesia generale con 1 giorno di ricovero. Esistono diverse tecniche chirurgiche che generalmente differiscono per l’orientamento del peduncolo dermo-ghiandolare che garantisce la vascolarizzazione e l’innervazione al complesso areola-capezzolo. Quelle da me impiegate sono due: a peduncolo superiore o a peduncolo inferiore. La scelta dipende dall’entità della riduzione da effettuare: nel caso di una riduzione moderata preferisco il peduncolo superiore mentre nel caso di una riduzione importante prediligo il peduncolo inferiore. Viene dunque scolpito il peduncolo dermo-adiposo in forma di “campana” orientata verso l’alto o il basso in base al volume da ridurre, viene asportato il tessuto cutaneo e ghiandolare superiore e laterale in eccesso secondo una incisione a “buco di serratura” la cui parte superiore corrisponderà alla nuova sede del N.A.C., viene asportato il tessuto cutaneo e adiposo infero-laterale e mediale in eccesso secondo incisioni a “spicchio”, viene eseguita accuratamente l’emostasi, posizionati i drenaggi aspirativi, quindi suturate le incisioni chirurgiche per piani ed applicato un bendaggio elasto-compressivo. L’intervento dura circa 3 ore e mezzo. Il dolore post-operatorio è facilmente controllabile con analgesici.

 

Prima e dopo l'intervento

 

Il decorso post operatorio

il giorno successivo all’intervento verranno rimossi i drenaggi aspirativi, rimosso il bendaggio elasto-compressivo e fatto indossare alla paziente un reggiseno da sport che dovrà portare continuamente per 7 giorni. A domicilio la paziente dovrà assumere per via orale una terapia antibiotica ed antidolorifica per 7 giorni. I punti di sutura verranno rimossi dopo 7 giorni. La paziente può riprendere la normale vita di relazione in media dopo 7 giorni e praticare sport dopo 1 mese. Non è escluso che la paziente potrà allattare in caso di successive gravidanze ma si tratta di un evento infrequente comunque dipendente dal grado di tessuto ghiandolare residuo a livello del peduncolo.

 

Le sequele e complicanze

È normale la comparsa di edema in regione mammaria che si risolve spontaneamente nelle 2 settimane successive all’intervento. Le complicanze descritte possono essere: Ematomi: raccolte di sangue a livello delle aree di scollamento; per evitarli vengono appunto posizionati i drenaggi aspirativi ed il bendaggio elasto-compressivo. Liponecrosi: colliquazione del grasso mammario nei punti dove vengono posizionate le suture per sintetizzare i tessuti sottocutanei; è un evento infrequente che si manifesta solo nelle mammelle dove è preponderante il tessuto adiposo rispetto al tessuto ghiandolare e che comunque si risolve spontaneamente nell’arco di alcune settimane. Riduzione della sensibilità del complesso areola-capezzolo: evento raro che generalmente si risolve spontaneamente nell’arco di 6 mesi. Cicatrici ipertrofiche (ispessite): evento dipendente dalla naturale predisposizione della paziente controllabile con creme cheratoplastiche e lamine in gel di silicone.

 

Le cicatrici

Le cicatrici saranno:

  • una circolare sul margine dell’areola
  • una lineare verticale estesa dal margine inferiore dell’areola ad 1 cm al di sopra del solco sottomammario
  • una lineare orizzontale 1cm al di sopra del solco sottomammario la cui lunghezza dipende dall’entità del tessuto asportato

Generalmente risultano poco evidenti a distanza di circa 6 mesi dall’intervento chirurgico.

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